
| 0 () - sabato 30 maggio 2020 - 17:18
Sono circa 700mila le prestazioni sanitarie, tra esami e visite, che il sistema sanitario pugliese deve recuperare dopo i tre mesi di sospensione dell'attività non urgente per affrontare l'emergenza coronavirus. A confermarlo è il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro. Da marzo a maggio, per via del Covid, rispetto allo stesso periodo del 2019, negli ospedali e ambulatori è stato garantito il 30% delle prestazioni, quelle urgenti. Studiato un piano per l'abbattimento delle liste di attesa: entro settembre, la Regione conta di smaltire le 700mila prestazioni che si sono accumulate.
Turni di 12 ore per sei giorni, previsto inoltre l'aumento delle ore di specialistica ambulatoriale nel pubblico e i privati accreditati dovranno raddoppiare la loro attività, utilizzando il budget di marzo, aprile e maggio non speso per lo stop. Se non dovesse essere sufficiente, la Regione è pronta ad effettuare nuove assunzioni nel pubblico e ad acquistare dai privati accreditati ulteriori prestazioni extra budget.