
| FOGGIA (FG) - mercoledì 16 ottobre 2019 - 14:41
Cinque arresti per tentata estorsione, ricettazione, riciclaggio, furto e spaccio di droga sono stati eseguiti, a Foggia, dai carabinieri.
In manette è finito anche un agente della polizia locale, Antonio Spiritoso, 45 anni, cugino di due boss – uno dei quali defunto – della mafia foggiana, accusato di spaccio di stupefacenti: l’uomo è stato trovato in possesso di 150 grammi tra eroina e cocaina. I provvedimenti restrittivi scaturiscono da una costola dell’inchiesta antimafia denominata ‘Decima Azione’, che un anno fa portò all’arresto dei vertici della criminalità organizzata foggiana per estorsione e traffico di droga. I carabinieri hanno accertato che uno dei maggiori profitti del sodalizio criminale derivasse dalla vendita di veicoli di illecita provenienza. Gli indagati, infatti, dopo aver acquistato le carcasse dei mezzi ed averne acquisito il relativo telaio, lo sostituivano e lo applicavano su altre vetture, questa volta rubate ed integre, in modo da alterarne i dati identificativi, per poi immetterle nuovamente sul mercato e ricavarne illeciti profitti nei confronti di terzi acquirenti, risultati in buona fede.