| BARI (BA) - martedì 10 settembre 2019 - 21:20
Topi in archivio e metà delle aule ancora senza celle: è difficile la situazione del nuovo Palagiustizia di Bari, nel quartiere Poggiofranco, dove da dicembre è stata trasferita la Procura e da ieri si celebrano le udienze penali. La denuncia arriva dall'Associazione nazionale magistrati, che ha segnalato una 'serie di criticità' ed espresso "preoccupazione per le conseguenti, prevedibili, ricadute sulla efficienza dell'attività giudiziaria". In un documento a firma del presidente e del segretario della sezione barese dell'Anm - Giuseppe Battista e Michele Parisi - vengono analizzati uno ad uno i problemi che i magistrati hanno verificato nei giorni scorsi. A partire dagli spazi ristretti in cui sono state realizzate le 14 aule, di cui solo sei sono, allo stato, provviste di celle per ospitare i detenuti. Ugualmente inadeguati i corridoi, "di larghezza tale da consentire il passaggio di non più di tre persone contemporaneamente e questo crea condizioni di comprensibile criticità sotto l'aspetto della sicurezza". Problemi, a detta dell'Anm, riguardano la circolazione dei detenuti nel palazzo, considerato anche il fatto che "le camere di sicurezza sono ancora incomplete", e per la gestione dei testimoni, che non hanno spazi per sostare prima delle udienze. Irrisolta anche la questione dei parcheggi, considerato che il piano seminterrato dell'ex torre Telecom e' stato destinato all'archivio e i posteggi riservati all'interno del perimetro dell'immobile sono appena 30, da dividere tra Tribunale e Procura. Ne consegue che la maggior parte dei magistrati deve parcheggiare l'auto nelle strade limitrofe al palagiustizia, con disagi legati al trasporto dei fascicoli e rischi per la sicurezza personale e dei veicoli. L'associazione magistrati evidenzia inoltre lo stato in cui versa l'archivio storico, chiuso all'esterno soltanto da una grata, che consente il passaggio di animali (topi e uccelli), documentato dalla presenza di escrementi.