CRONACA | MATERA (MT) - giovedì 25 febbraio 2021 - 14:12
A Matera la Polizia ha arrestato un pluripregiudicato del posto di 44 anni, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona perpetrati dall’uomo in danno della sua compagna, continuati nel tempo e aggravati dallo stato di gravidanza della donna e perché commessi in presenza della figlia minore e con l’uso di armi. L’attività investigativa ha consentito di accertare che sin dal 2016, anno di inizio della relazione trai due, l’uomo aveva minacciato, ingiuriato e picchiato la donna, costringendola a restare chiusa in casa e a uscire solamente se autorizzata da lui. Quando la stessa aveva provato a ribellarsi era stata brutalmente picchiata e ridotta in uno stato di completa soggezione. In una circostanza, era arrivato persino a puntarle alla testa una pistola, risultata una scacciacani, e a minacciarla di morte.
Inoltre, l’aguzzino le impediva di tenere un cellulare e la privava di ogni disponibilità di denaro. I maltrattamenti sono proseguiti ininterrottamente fino ai primi giorni di quest'anno, quando si è verificato un episodio che ha spinto la donna a trovare la forza di reagire: l’indagato aveva rinchiuso in bagno la bambina di due anni nata dal loro rapporto, perché infastidito dal pianto della piccola e aveva impedito alla madre di prestarle aiuto. Approfittando di una temporanea assenza del compagno, la donna ha lasciato l’abitazione e si è recata in Questura, dove ha denunciato il tutto.