
| LECCE (LE) - venerdì 5 febbraio 2021 - 17:58
Resta in isolamento, nel carcere Borgo San Nicola di Lecce, il 39enne Salvatore Carfora, accusato dell’omicidio di Sonia Di Maggio, l’ex fidanzata uccisa a coltellate lunedì sera a Specchia Gallone, mentre era per strada con il nuovo compagno. Carfora, difeso dall’avvocato Luca Di Francesco, è stato ascoltato dal Gup Giulia Proto durante l’interrogatorio di convalida del fermo. Deve rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione e stalking. Il 39enne ha risposto a tutte le domande del giudice, raccontando di come non si fosse rassegnato alla fine di quella relazione durata 5 anni, tra alti e bassi, ed ha confermato di aver raggiunto il Salento in treno da Napoli fino a Lecce e da lì, poi, con un pullman aver raggiunto la piccola frazione di Minervino. Nel frattempo, sono stati rinvenuti sia l’arma del delitto – un coltello a serramanico da sub – che gli abiti indossati la sera del delitto. Erano nascosti entrambi: il primo sotto un cumulo di pietre a 200 metri dal luogo dell’omicidio, vicino una scuola di Specchia Gallone, i secondi, dietro un muretto a secco, alle spalle del cimitero di Minervino, dove Carfora aveva trascorso la notte.